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La prevenzione nello scompenso cardiaco

Autori Vari, A cura di Luigi Tarantini
Struttura complessa di Cardiologia, Azienda Ospedale San Martino, ASL n. 1, Belluno
Il Pensiero Scientifico Editore, 2005

Lo scompenso cardiaco rappresenta sempre più una grande sfida per il medico cardiologo o internista. È la cardiopatia più frequente, con un inarrestabile “trend” epidemiologico in ascesa; nel suo stadio avanzato ha una mortalità comparabile, se non superiore, a quella di alcune tra le più comuni neoplasie; assorbe da sola una quota consistente delle risorse sanitarie.
I principali fattori chiamati in causa per spiegare quella che ormai molti definiscono come “l’epidemia dello scompenso” sono il progressivo e crescente invecchiamento della popolazione e il miglioramento della cura delle cardiopatie acute, quale l’infarto miocardico acuto, e delle patologie predisponenti lo scompenso, quali l’ipertensione arteriosa ed il diabete.
Nonostante i notevoli passi avanti compiuti nelle ultime decadi nella cura e nella prognosi dei pazienti scompensati, diversi sono i problemi ancora irrisolti.

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